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Il Museo Archeologico dell'Alto Adige
Ötzi, l'Uomo
venuto dal ghiaccio
Dal 1998 l’Uomo venuto dal ghiaccio è esposto al Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano con tutto il suo equipaggiamento. Cosa rende Ötzi così affascinante? La percezione che abbiamo di lui quasi come di un viaggiatore nel tempo.
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La ricerca
L'Uomo venuto dal ghiaccio è una straordinaria finestra sul passato. Dalla sua scoperta nel 1991, Ötzi fornisce a molte discipline di ricerca, sia naturalistiche che umanistiche, nuove informazioni sulla vita dell'uomo della preistoria.
L'Uomo venuto dal ghiaccio è stato e tuttora è una straordinaria testimonianza dei risultati positivi che si possono raggiungere con la ricerca interdisciplinare.
La causa della morte
Esperti ed esperte di tutto il mondo sono impegnati nell’indagine dei diversi aspetti della vita di Ötzi. Esaminando alcune radiografie, nel 2001 hanno scoperto la causa della morte: egli morì per una ferita inferta da una freccia alla spalla sinistra. Ötzi fu dunque senza dubbio assassinato.
Lo stato di salute
Essendo l’Uomo venuto dal ghiaccio una mummia umida, i tessuti, le ossa e gli organi sono molto ben conservati e hanno consentito di effettuare numerose indagini per saperne di più sul suo stato di salute. L’analisi degli osteoni per esempio ha rivelato che Ötzi doveva avere circa 45 anni.
La ricostruzione
Incaricati dal Museo Archeologico dell’Alto Adige i paleoartisti olandesi Adrie e Alfons Kennis con l’ausilio di metodologie medico-legali e con un lavoro manuale di precisione sono riusciti a catturare la fisionomia del volto di Ötzi e a ricostruirne il corpo in modo quanto più realistico possibile.